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Un agosto di molti anni fa. Il caldo che evapora tra il fraseggiare degli anziani, i giri rapidi e incostanti dei loro occhietti e delle loro chiacchiere. Una vita che si srotola sempre uguale per Vanda, ancora giovane eppure, o forse per questo, caparbia, tenace, a suo modo ribelle. Contro il fratello Tullio, vivace e smargiasso, viziato ed eccessivamente affettuoso con lei. Contro la famiglia che la vorrebbe incasellata in un ruolo che le va stretto, e contro una madre severa e distante che pare sostenere solo il figlio maschio, amare quel ragazzo e difenderlo da qualunque accusa nella speranza di apparecchiargli la miglior vita possibile. Ed è proprio Tullio a impregnare ogni pagina di questo denso e affascinante romanzo d'esordio di Maura Fatarella. Tullio con la sua presenza scomoda e insieme tenera e soprattutto, poi, con la sua assenza.